giovedì 17 marzo 2016

Peter Fill è storia!

Il 16/03/2016 si è scritta la storia dello sci alpino italiano. Peter Fill da Bressanone, classe '82 riesce nell'impresa di vincere la coppa del mondo di specialità riguardante la Discesa Libera (DH DownHill). Un'impresa che neanche il talentuoso Ghedina riuscì a compiere, è Fill il primo italiano a scrivere il suo nome in questo speciale albo d'oro.
Ma come è arrivata questa conquista? Sicuramente con la costanza di rendimento e non con alti e bassi clamorosi e poi un pizzico di fortuna che non guasta mai. Se avete voglia di continuare a leggere riassumiamo tappa per tappa le 8 prove di Fill che lo hanno portato in cima alla classifica mondiale.
Parte bene Fill che il 28/11/15 a Lake Louise (CAN) chiude 2° dietro ad uno strepitoso Svindal (NOR).
La seconda e la terza gara si disputano in Italia, in Val Gardena e a S.Caterina Valfurvia. Svindal conquista ancora una vittoria in Val Gardena, mentre Fill chiude 4°. S.Caterina Valfurvia segna invece uno stop, perchè il nostro connazionale scivola e finisce fuori dai 30: vince Theaux (FRA).
il 16/01/16 si scia a Wengen (SUI) dove Svindal infila il tris e il nostro Fill chiude solo 9°. Alla fine di questa gara la TOP5 di specialità è la seguente 1) Aksel Lund Svindal (436) 2) Guillermo Fayed (228) 3) Hannes Reichelt (228) 4) Kjetil Jansrud (195) 5) Adrien Theaux (192), di Peter Fill neanche l'ombra.
Ma lo Sliding Doors della stagione sta arrivando, è dietro l'angolo, è sulla pista storica, dove una vittoria vale quanto una coppa, è in Austria sulla pista di Kitzbuel.
Svindal scivola e cade rovinosamente, stagione finita per lui, Fill invece trionfa disputando una manche perfetta! La rimonta è partita.
Dopo le gare di Garmish (GER) 11° posto e Jeonseong (KOR) 4° posto la TOP5 è molto diversa e sorride all'atleta italiano 1) Aksel Lund Svindal (436) 2) Peter Fill (365) 3) Kjetil Jansrud (327) 4) Adrien Theaux (301) 5) Guillermo Fayed (273).
Il 20 Febbraio a Chamonix conclude la gara ancora con un ottimo quinto piazzamento, ma proprio in Norvegia due settimane dopo arriverà la gioia del sorpasso alla penultima gara.
Siamo a Kvitfjell e a Fill basta il piazzamente n°11 per superare Svindal è portarsi in testa alla classifica di specialità. Ora l'insidia maggiore arriva dal connazionale Dominik Paris che ha vinto le ultime due gare in Francia e Norvegia ricandidandosi prepotentemente. Il podio è questo ad una gara dalla fine 1) Peter Fill (436) 2) Aksel Lund Svindal (436) 3) Dominik Paris (432).
E' il 16/03/16 e siamo a St.Moritz (SUI). Dominik Paris cade nella ricognizione e decide comunque di scendere in gara chiudendo però 19° fuori dai punti. Fill è l'ultimo a scendere, la tensione è tanta e ad ogni intertempo il ritardo aumenta sempre di più. Al fondo il megaschermo indica il 10° tempo. Peter si guarda intorno fino ad incrociare uno sguardo amico, uno sguardo che pur senza parlare gli dice:" Ce l'hai fatta! La coppa è tua! Hai fatto la storia PETER" Quello è lo stesso sguardo di tutti noi che eravamo davanti allo schermo o che abbiamo saputo il risultato da Facebook o che eravamo in Svizzera con lui. Lo sguardo da italiani orgogliosi di questo ragazzo che la costanza e la fortuna hanno premiato. La classifica TOP5 all'ultima gara sarà la seguente
1 Peter Fill Italia 462
2 Aksel Lund Svindal Norvegia 436
3 Dominik Paris Italia 432
4 Kjetil Jansrud Norvegia 432
5 Beat Feuz Svizzera 414
Complimenti Peter Fill!

mercoledì 16 marzo 2016

Leicester - C'è da scommetterci!

Questi quattro simpatici signori che vedete in foto hanno immortalato quella che può essere definita "La scommessa del secolo". Il Leicester Campione d'Inghiltera quotato 1:5000 (10£ ---> 50.000£). Ora la loro vita magari non cambierà grazie alla probabile vincita, ma di certo vivere con 50.000 £ in più in tasca non è male.

Quello che voglio riportarvi però è la notizia del Sun, poi ripresa dalla Gazzetta dello Sport riguardo all'accordo proposto dall'agenzia di scommesse Ladbrokes ai quattro ragazzi.
La proposta è di quelle schok! Circa 25.000£ (circa 32.000€) per incassare subito la vincita e rinunciare alle 50.000£ che si assicurerebbero qualora il Leicester vincesse il campionato.
Uno di loro non ha retto e lo scorso mese ha portato a casa 29.000£ accettando l'offerta della Ladbrokes. Gli altri tre "eroi" tengono duro da veri tifosi e puntano al colpo della vita. Solo il tempo dirà chi ha fatto la scelta migliore. 
E voi cosa avreste fatto?

domenica 13 marzo 2016

"Toglietevi quella maglia!" - Follia!


Ricordate cosa successe nell'Aprile 2012 a Genova nello stadio Marassi? I tifosi genoani "chiesero" ai giocatori di levarsi la maglietta perché ritenuti non degni di portarla. La stessa cosa è successa ieri ad Hannover in seguito alla sconfitta della squadra di casa con il Colonia. 
Questa per me è follia, una roba assolutamente insensata, credo che da professionista mai e poi mai accetterei di togliermi la maglia con la quale ho sudato e combattuto. Soprattutto se a chiedermelo è un gruppo di teppisti, non tifosi, perché per me quello non è tifo. Spiegami tifoso con che qualifica ti permetti di minacciare e di obbligare dei calciatori ad umiliarsi in quel modo, E' come se in un ristorante un gruppo di clienti chiedesse alla cucina di togliersi il grembiule ed il cappello perché ritengono che non si siano impegnati ed abbiano cucinato da schifo (in base a quali grandi competenze poi?) e questi eseguissero! Ripeto: follia!
Esiste una società, un capo, che valuta il lavoro della sua squadra, del suo team; è la società che investe e che è la prima a pretendere massimo impegno ed è l'unica che al limite può decidere di "cacciare" un giocatore o un allenatore, non certo dei tifosi.
Se il calcio è ostaggio di questi personaggi e gli attori del gioco di questo teatrino acconsentono a farsi umiliare obbedendo a queste folli richieste siamo destinati al peggio. Onore a Sebastien Frey che in quell'Aprile del 2012 si rifiutò di togliersi la maglia dicendo: " No, questa maglia è mia, mia! Non vostra!"

sabato 12 marzo 2016

Il sei nazioni è davvero un palcoscenico favorevole all'Italrugby?

Oggi abbiamo assistito all'ennesima sconfitta della nostra Italia del rugby nel Trofeo Sei Nazioni, il più importante torneo internazionale dell'emisfero Nord di questo sport. La batosta oggi arriva dall'Irlanda che ci sconfigge 58-15 e che ci fa avvicinare nuovamente all'ormai famoso per noi Wooded Spoon (cucchiaio di legno) che spetta all'ultimo in classifica e all'umiliante Whitewash (andata in bianco) dedicata a chi non riesce a vincere neanche una partita. Dai più questo ultimo "riconoscimento" viene erroneamente associato al cucchiaio di legno, ma purtroppo per noi è decisamente peggiore!

Allora prima di commentare ho pensato, mi vado a vedere due dati statistici, perché a me sembra che qua si faccia la parte dell'agnello nella tana dei lupi ed infatti non mi sbagliavo...
L'italia partecipa al 6 Nazioni (allargato a sei proprio grazie al nostro ingresso) dal 2000 ed in 16 edizioni non abbiamo mai vinto e ci sta, ma abbiamo collezionato 10 Cucchiai di Legno e 5 Whitewash, un bottino non entusiasmante a dir poco.


Le domande che mi sorgono spontanee sono queste: ma noi che ci stiamo a fare lì? A vincere una partita ogni tanto con la Scozia e poi prenderci scoppole? Il movimento italiano ha davvero bisogno di queste esperienze per crescere o sarebbe meglio mollare momentaneamente e trovare nuove alternative?
Lascio a voi le risposte, sopratutto a chi di rugby ne capisce più di me e può illuminarmi.