Forse vi sembrerà strano trovare
Lance Armstrong nel primo articolo dedicato alla rubrica Momenti di Sport.
Giustamente vi chiederete come mai un personaggio simile che ha ammesso di
avere assunto sostanze non regolamentari dopandosi si trova qui. Io come amante
dello sport non accetterò mai il doping, ma non sono neanche così ingenuo da
pensare che un corridore del genere vincesse solo perché dopato e neanche così
ingenuo da pensare che purtroppo, probabilmente, anche i suoi avversari lo
fossero.
Questa piccola premessa per
introdurre un grande gesto di sport che ha visto come attori il tedesco Jan
Ullrich e lo statunitense Lance Armstrong.
Il palcoscenico è il tour del
centenario, giunto alla sua 90esima edizione (10 edizioni furono saltate a
causa delle due guerre mondiali). E’ il 21 Luglio 2003 e si corre la tappa n°15
con partenza da Bagnères-de-Bigorre a Luz-Ardiden (159,5 km), ultima tappa
pirenaica e tappa in cui Ullrich aveva pianificato di provare ad affondare il
colpo su Armstrong consolidando il successo ottenuto sul rivale la tappa prima
a cronometro.
Ci troviamo sul Tourmalet con un
gruppetto di ciclisti davvero interessanti, infatti quei 7 saranno tutti tra i
primi 8 a fine tour. C’è Ulrich che non è ancora riuscito a seminare il suo
rivale Armstrong accompagnato dal nostro allora giovane Ivan Basso, dagli
spagnoli Mayo e Zubelda, dal francese Moreau e dall’americano Hamilton. Nella
foga del tifo e della salita Armstrong viene colpito inavvertitamente con un
sacchetto da un giovane spettatore e finisce rovinosamente a terra. In quell’attimo
Jan Ullrich ha la possibilità di partire e mettere una seria ipoteca sul tour
de France. Deve decidere: aspettare il rivale di sempre o cercare la gloria
personale a scapito della sportività. Nel frattempo in testa al gruppo si è
portato Hamilton che pare rallentare la salita e trasformarsi nel famoso grillo
parlante di Pinocchio che ricorda al tedesco con il suo gesto quale sia la cosa
più giusta da fare… E’ il momento di scegliere, o adesso o mai più.
Il Kaiser Jan non parte, non sale
in piedi sui pedali, non scappa, aspetta il rivale di sempre, vincere così non
sarebbe onorevole per nessuno.
Neanche il tempo di rialzarsi in
piedi e scrollarsi l’asfalto da addosso che Lance è già in bici e soprattutto è
già a ridosso del gruppo di testa. In un batter d’occhio Ullrich viene
raggiunto. Una volta agguantato lui Armstrong aspetterà la salita di
Luz-Ardiden prima di salutare e andare a vincere la tappa in solitaria da
grande campione.
Lance Armstrong vincerà quel tour
e per lui sarà la quinta volta di fila, prima che le sanzioni glieli
togliessero giustamente.
A volte esistono delle regole non
scritte che vanno ben oltre il codice dello sport; sono regole morali che solo
la propria coscienza e il proprio percorso di vita possono dare, le regole del
rispetto che è dovuto all’avversario, le regole del tuo onore di sportivo. Una
vittoria per essere grande deve essere vera e deve avvenire contro un grande
avversario che possa giocarsela con te ad armi pari.
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