martedì 15 dicembre 2015

La rovesciata - Carlo Parola

La rovesciata, il gesto tecnico calcistico che va oltre l’immaginabile, che porta l’attore del gesto in un mondo a sé, che se trasformata in gol ti fa sentire un super eroe con i poteri di un Dio.

Ma chi fu il genio a compiere per primo questo clamoroso gesto tecnico? Le origini della rovesciata si perdono in Sud America, la patria del calcio. Molti “pagani” pensano e credono che l’inventore sia stato il brasiliano Leonidas da Silva, ma invece statisti e storici del calcio ritengono che il gesto nacque prima ancora che Leonidas potesse camminare. La paternità del gesto apparterrebbe a Ramon Unzaga un basco emigrato in Cile che sfoderò il famoso colpo nel 1914, proprio l’anno in cui nacque Leonidas, ed è proprio per questo motivo che la rovesciata può essere anche chiamata “chilena”. Oltre ai cileni ci sono i peruviani che rivendicano l’origine del gesto che loro chiamano “chalaca”, ma purtroppo non esistono fonti certe e sicure che determinino il primo autore della rovesciata. Ogni paese può ritenersi possessore del brevetto di questo gesto tecnico, che si chiami chilena, chalaca o più semplicemente rovesciata.

Per noi italiani è tutto più semplice perché se si dice “rovesciata” la prima cosa che viene in mente è la bustina o l’album delle figurine Panini. Ebbene quel signore disegnato sulla carta ha un nome, si chiama Carlo Parola, professione difensore, grandissimo campione della Juventus e della Nazionale.
Era il 15 gennaio 1950 quando nei minuti finali di un Fiorentina - Juventus Parola spiccava il volo e colpiva la palla in rovesciata per anticipare l’avversario viola Pandolfini. Quel gesto così nuovo e così spettacolare fece rimanere di stucco tutti gli spettatori e diede vita al logo più famoso delle figurine in Italia.


Dopo di lui molti calciatori fecero della rovesciata un loro marchio di fabbrica, ma almeno per l’Italia, non abbiamo dubbi, la rovesciata ha un unico papà che si chiama Carlo Parola.

SimuMoce

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